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All on 4 oppure all on 6? Ecco la soluzione migliore

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MP DENTAL STUDIO SRL

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Benvenuto in un nuovo video.

Oggi risponderemo insieme a questa domanda: "meglio all on 4 o all on 6?".

Chi deve affrontare una riabilitazione implantare dell'intera arcata dentale, spesso si chiede quanti impianti saranno inseriti. Ecco in questo video voglio spiegarti il motivo per cui possono esserti proposti 3,4,5,6, o 8 impianti.

Chi ha più studiato negli ultimi 2030 anni le riabilitazioni totale su impianti è un portoghese di nome Paolo Malò, un geniale implantologo che ideò due protocolli: il primo chiamato all on 4 e il secondo all on six. Dai termini riusciamo già subito ad immaginarci che si parli di quattro o sei impianti. Il protocollo all on four, ossia tutta la dentatura sopportata da quattro impianti, è stato ideato per un paziente che presenta un osso, per quantità, dimensione e densità, favorevole. Il problema diventa un pochettino più complesso quando abbiamo una situazione nella quale l'osso è meno denso e meno favorevole sia come volume che come spessore.

A questo punto Malò per ovviare al "difetto" di questa qualità scarsa di osso, ideò un'ulteriore modifica al protocollo originale aggiungendo una quantità addizionale di impianti per supportare il ponte aggiungendo due impianti in più. Per prima cosa lo scopo era di compensare la scarsa qualità di osso, in secondo luogo l'obiettivo era di risparmiare, laddove possibile, al paziente interventi di rigenerazione ossea.

Che problemi ci troviamo però ad affrontare? In una situazione di una protesi su quattro impianti, se perdo un impianto precocemente, cosa succede alla mia protesi?

Beh questo è un problema: un tavolo su tre gambe è difficile da stabilizzare quindi potrei essere costretto a fare un ulteriore intervento chirurgico.

Quello che credo è che quando viene progettata una protesi fissa su impianti bisogna bilanciare tra la quantità di impianti da posizionare e l'aspettativa di vita che vogliamo dare a questa protesi su impianti e quindi, laddove possibile, posizionare uno, due oppure tre impianti in più garantendoci delle ruote di scorta soprattutto in un paziente ancora giovane.

Oggigiorno alcuni clinici stanno da qualche anno sperimentando soluzioni più light tipo posizionare dei ponti fissi anche su due o su tre impianti. Sono soluzioni che sui social stanno prendendo sempre più piede. Ma anche qua, il problema poco fa anticipato è presente: se io perdo uno di questi due impianti cosa succede? Diventa difficile anche supportare una protesi mobile. Una dentiera supportata solo da un impianto è altamente instabile.

Per questo ritengo che siano soluzioni che devono essere mirate a particolari pazienti dove è indispensabile svolgere una chirurgia non invasiva (ad es. pazienti che hanno subito chemioterapia oppure pazienti che hanno subito rimozione di parte delle ossa mandibolare o mascellari per tumori). Ritengo che siano soluzioni molto intelligenti in una determinata categoria di paziente che non rappresenta la norma.

Per questo alla domanda "ma quanti impianti mi dovrà mettere?" Io rispondo sempre "una quantità di impianti che ci garantisca il più lungo possibile la durata della tua protesi su impianti".

Per capire bene, il paziente deve passare attraverso un checkup implantare in uno studio accurato della tipologia di masticazione, della tipologia di osso che ha, dell'estetica che vogliamo dare e solo dopo questo studio accurato possiamo identificare la quantità necessaria di impianti da posizionare.

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Direttore sanitario Prof. a c. Jamal Makarati
MP Dental Studio

posted by fortejarnt