La chirurgia endoscopica nasale, frequentemente utilizzata per risolvere i problemi di sinusite, ipertrofia dei turbinati, poliposi nasale ecc è una branca dell'otorinolaringoiatria che racchiude tutti gli interventi, delle cavità nasali e dei seni nasali, eseguiti mediante l'utilizzo di fibre ottiche e strumentario miniaturizzato al fine permette il trattamento di neoformazioni o correzione di tutte le anomalie strutturali presenti a livello della cavità nasali.
Lo scopo ultimo di questa tipologia di interventi è quello di ripristinare la fisiologica funzionalità delle cavità nasali e dei seni nasali, risolvendo tutte quelle problematiche che determinano la comparsa di sinusite cronica, sinusite acuta, poliposi nasali, presesente sia con sinusite mascellare, sinusite etmoidale, sinusite frontale. Allo stesso tempo può essere utilizzata in interventi tradizionalmente eseguiti con maggiore aggressività chirurgica come settoplastica, turbinoplastica ecc
Tra i primissimi accertamenti da eseguire in questa tipologia di problematiche, al di là della rinofibroscopia, vi è sicuramente la Tc delle cavità nasali e dei seni nasali al fine di valutare interamente le eventuali alterazioni anatomiche che potrebbero essere presenti e non visibili ad una normale visita della cavità nasali.
Questi interventi prevedono una anestesia generale e richiedono, mediamente 1 giorno di degenza post intervento. La procedure si esegue prima di tutto inserendo all'interno delle cavità nasali sostanze decongestionanti al fine di ridurre l'edema presente. Successivamente, mediante delle fibre ottiche rigide, si passa ad ispezionare, mediante visualizzazione diretta, la cavita. Si procede, quinidi, mediante uno strumentario miniaturizzato e dedicato alla correzione di tutte quelle malformazioni anatomiche, congenite o acquisite, che possono essere la causa della sinusite. Al termine di questa procedura, generalmente, si posiziona un tamponamento nasale anteriore mediante n.1 tamponi tipo Merocel per narice. Successivamente, in un tempo che varia tra i 2 ed i 4 giorni, suddetti tamponi nasali verranno rimossi.

La chirurgia endoscopica nasosinusale, nel corso degli ultimi anni, ha sicuramente fatto importanti passi avanti in termini di sicurezza delle procedure, tuttavia, come ogni intervento chirurgico, presenta dei rischi e delle possibili complicanze.
Nel video illustro quelli di maggiore e minore riscontro.
Riassumendo, i rischi correlati con la chirurgia endoscopica delle sinusiti sono:
Sanguinamento
dolore
Gonfiore transitorio della parte trattata
Infezioni
Lesioni della parete mediale e del pavimento dell'orbita con comparsa di enfisema sottocutaneo
Lesione del dotto nasolacrimale
Ematoma della regione periorbitaria
Sinechie, crostosità nasali
Disturbo della percezioni degli odori e del gusto
Fistola rinoliquorale (a causa della lesione della dura madre che avvolge il parenchima cerebrale)
Ematoma all'interno della cavità orbitaria (con conseguente comparsa di esoftalmo, bulbo oculare spinto anteriormente rispetto la cavità)
Cecità transitoria o permanente
Diplopia (visione doppia) a causa di una lesione dei muscoli all'interno della cavità orbitaria
Lesioni del parenchima cerebrale
Meninigiti ed ascesso cerebrale
Alla rimozione dei temponi nasali è possibile la comparsa, molto rara, di un arresto cardiaco.

Per una trattazione più dettagliata si consiglia la visione del video.

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