Tutti noi dovremmo concederci il permesso della vulnerabilità nelle relazioni se vogliamo fare del bene a chi ci viene affidato. Se il padre abbandona il potere con cui ritiene di poter dominare tutto anche la figlia può liberarsi e guarire. Infatti, se ci avete fatto caso nel Vangelo Gesù si rivolge al padre prima di guarire la figlia, è lui il primo ad essere curato. Spesso i nostri figli stanno male perché stiamo male noi, siamo noi ad aver bisogno di guarigione. Gesù avverte che il rapporto tra padre e figlia è segnato enormemente dalla paura. I padri preferiscono a volte avere tutto in pugno, tutto sotto controllo. Riesce loro difficile lasciare la propria figlia alla forza sanante della vita stessa, quindi di Dio. Perciò Gesù dice a Giairo: Non temere continua solo ad aver fede.
La paura del padre lo porta o a controllare la figlia oppure a mettercela tutto perché lei sia conforme alla sua immaginazione, cioè a volerla come lui desidera. Questo è il grande peccato dei genitori. Non si cresce a colpi di paura, ma di libertà.

Gesù giunge al letto della ragazza: talitakum, fanciulla io ti dico alzati.


Fraternità Monastero San Magno, Fondi (LT)
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