Nulla è permanente, niente è duraturo. Ma questo è proprio ciò che noi esseri umani non riusciamo ad accettare.
Tutto prima o poi svanisce. Percorrendo un cammino esoterico cominciamo improvvisamente a cogliere la fugacità e ci rendiamo fulmineamente conto di quanto ci aggrappiamo
alle cose, inseguiamo idee, siamo tormentati da paure. Ci accorgiamo dei paraocchi che indossiamo nella nostra vita.
Vivere significa utilizzare le cose, rallegrarsi per la loro presenza, ma anche essere in grado poi di !asciarle andare.
Fugacità è solo un altro termine per esprimere l'evoluzione e quindi la perfezione della creazione. Siamo creature perfette solo nel momento in cui sperimentiamo la felicità in
ciò che chiamiamo fugacità. Per un non iniziato questo sembra essere puro masochismo, ma è la verità. Sono convinto che noi esseri umani ci evolveremo fino al punto di non temere più la morte, ma di rallegrarci in vista dell'esistenza successiva. Riconosceremo nella morte la Grande Trasformatrice e le daremo il benvenuto.
da "L'essenza della vita", di Willigis Jàger