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Molto spesso disturbi come la cefalea, o i dolori muscolo scheletrici della colonna, o anche asimmetrie della postura sono dovute ad una malocclusione dentale che provoca tutta una serie di modifiche anatomiche che nel corso degli anni possono portare anche a problematiche artrosiche di difficile trattamento. Fondamentale è quindi una diagnosi precisa e mirata, con indagini di ultima generazione che possono confermare la presenza di una malocclusione come ad esempio la elettromiografia o la kinesiografia. Il passaggio successivo è naturalmente la scelta del percorso migliore per ogni paziente, e ne parliamo con il Dott. Alberto terrusi, Specialista in Odontoiatria e Gnatologia che ci spiega come oggi l'approccio debba essere il meno invasivo possibile, costruendo un bite su misura del paziente per alleviare i sintomi, bite che in alcuni casi è sufficiente indossare solo la notte. Nei casi più complessi si può affiancare una ricostruzione aggiuntiva ( e non più come in passato un molaggio selettivo) per andare a ripristinare il corretto rapporto funzionale o occlusale. Naturalmente l'intervento sarà tanto più efficace quanto precoce e perciò è bene, in caso si accusino disturbi, effettuare una visita specialistica che possa individuare la malocclusione e gestirla al meglio nel tempo.