La volete sapere una bella storia? È quella della Renault 5, ancor più nota come R5, una precorritrice dei tempi che nel ritornerà nel 2024 supergreen. E quest'anno celebra i suoi dieci lustri di vita, visto che è nata nel1972 ed è stata prodotta in più di 5 milioni e mezzo di esemplari.

Per allora era un'auto veramente futuristica, se pensate che andava a sostituire la Renault 4, aveva solo 36 cavalli e poco più di 700 chili di peso. Dentro era molto spaziosa grazie anche a delle soluzioni ingegnose come il cambio sulla plancia (che ai francesi piaceva moltissimo) e il motore longitudinale con il cambio montato in avanti e una lunghissima leva di azionamento.

L'aveva disegnata Michel Boué che, si dice, l'aveva fatta nel tempo libero, ma quando i dirigenti Renault la videro la vollero subito mettere in produzione. Purtroppo il designer non fece in tempo a vedere la sua creatura perché morì nel 1971.

Col passare degli anni arrivarono versioni più rifinite e con motori più grandi, quello 4 cilindri da un litro permetteva di arrivare a 130 km/h, una velocità veramente folle per una utilitaria dell'epoca. Tra l'altro, inizialmente la carrozzeria aveva solo tre porte, e in pochi credevano nel suo successo, visto che le altre utilitarie economiche "made in France" come la R4 o la 2CV avevano le porte anche dietro.

Nel 1980 compare la 1300 a 4 porte con una cura migliorata per gl'interni e la sicurezza, persino con le cinture di sicurezza avvolgibili. Qualche anno prima era iniziata anche una carriera internazionale per la R5 con vendite in Giappone e negli USA.

Per la 5 la Renault aveva sempre avuto l'intenzione di creare delle versioni sportive sfruttando l'ottima immagine che già avevano i modelli Gordini e Alpine con il lancio della R5 Alpine, inizialmente con motore aspirato seguita poi dalla Alpine turbo turbo del 1982 e, cosa dire della famosa (e anche un po' famigerata) "Turbo" a pance larghe del 1980?

Era in sostanza un'auto completamente riprogettata per i rallye in cui il motore 1400 era stato spostato al retrotreno con trazione posteriore, ma alla fine fu deciso di fare anche una versione stradale da 160 CV con iniezione meccanica KJetronic.

I posti posteriori naturalmente venivano sacrificati e la carrozzeria aveva il passo allungato e veniva realizzata da Heuliez, così come gli interni che cominciavano a mostrare la cura per alcuni dettagli come i sedili molto avvolgenti o i profili di plastica sui montanti che si allungano verso il posteriore per correggere i flussi standard.

Seguite con noi Emiliano Perucca Orfei #Masterpilot in questo revival della Renault 5 con i più begli esemplari presi dalla collezione Renault.