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Riscriviamo il discorso del ministro della cultura - Perché risulta tanto indigesto?

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Mondo scritto - corsi di scrittura creativa

Le parole lette da Alessandro Giuli il giorno 8/10/2024 sembrano essere considerate da tutti una supercazzola; in realtà un senso ce l'hanno, ma hanno delle caratteristiche che le rendono più oscure del necessario. Qui offro due versioni alternative al discorso del ministro, due parafrasi, una più breve, una molto più breve. Un gioco, un'occasione per ragionare sul linguaggio e su come scegliere meglio le parole.
#Alessandrogiuli #ministrocultura #scrittura

Io sono Dario Honnorat e dal 2011 tengo corsi di scrittura creativa, a Milano, Firenze, Torino e online.
Qui presento me stesso e il canale:    • Chi sono? Perché questo canale? Mi pr...  
Che cos’è la scrittura creativa?    • Che cosa è la "Scrittura creativa"?  

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Capitoli sezioni del video:
00:00 Introduzione
00:55 Il contesto del discorso di Alessandro Giuli
02:26 Prima frase. Citare Hegel senza citarlo
03:54 Secondo periodo.
06:00 Terzo periodo: "movimento vorticoso, improvviso, radicale".
08:22 Quarto periodo: la quarta rivoluzione epocale
11:25 Quinto periodo: ipertecnologizzazione e apocalittismo.
12:50 La chiusa del discorso del ministro della cultura Giuli
14:08 Riscritto in un rigo e mezzo
14:30 Conclusioni

Metto anche qui il testo letto da Giuli e di seguito le mie due versioni:
Versione di Alessandro Giuli:
"La conoscenza è il proprio tempo appreso con il pensiero: chi si appresta a immaginare un orientamento per l’azione culturale nazionale non può che muovere dal prendere le misure da un mondo entrato nella dimensione compiuta della tecnica e delle sue accelerazioni. Il movimento delle cose è così vorticoso, improvviso, così radicale nelle sue implicazioni e applicazioni che persino il sistema dei processi cognitivi delle persone e non solo delle ultime generazioni ha cominciato a mutare con esso.Di fronte a questo cambiamento di paradigma, la quarta rivoluzione epocale della storia delineante un’ontologia intonata alla rivoluzione permanente dell’infosfera globale, il rischio che si corre è duplice e speculare. L’entusiasmo passivo, che rimuove i pericoli della ipertecnologizzazione, e per converso l’apocalittismo difensivo che rimpiange un’immagine del mondo trascorsa, impugnando un’ideologia della crisi che si percepisce come processo alla tecnica e al futuro intese come una minaccia.Siamo dunque precipitati nell’epoca delle passioni tristi? No".
Versione alternativa 1:
"Secondo Hegel la filosofia è il proprio tempo appreso con il pensiero. Anche la politica culturale deve partire da una visione del nostro tempo, del nostro presente, e delle innovazioni sempre più accelerate della tecnologia. I mutamenti sono così radicali e improvvisi che stanno cambiando anche il funzionamento delle menti dei giovani, e non solo dei giovani. In questa situazione, che Luciano Floridi definisce “la quarta rivoluzione epocale” (dopo quella di Copernico, Darwin e Freud), si corrono due rischi speculari Il rischio di subire i pericoli della tecnologia con entusiasmo cieco, e il rischio opposto il rischio di rinchiudersi in una visione del modo passata e rifiutare ogni innovazione come una minaccia".
Versione alternativa 2:
"l mondo cambia sempre più in fretta, la tecnologia cambia persino le nostre menti, ma è pericoloso sia accettare ogni mutamento, sia rifiutarli tutti".

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posted by Annermhamg9