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*SCHlF0* MARRACASH - PERSONA (REACTION DISCO COMPLETO) PARTE 1

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Luca Serpe

Il team #PolBiscio torna con una nuova reaction, alla prima parte del disco "#PERSONA" di #Marracash!!!

Di parole per Persona, l’ultimo disco solista di Marracash pubblicato lo scorso 31 ottobre, ne sono già state spese molte. In un mondo frenetico come quello musicale moderno, dieci giorni sembrano un tempo immenso, ma abbiamo voluto prenderci qualche giorno in più del solito per dare un’opinione maggiormente approfondita del disco. È il privilegio di poter fare una recensione e non una reaction ed è un trattamento che riserviamo ad artisti e dischi di questo calibro. Sempre per questo motivo, abbiamo chiesto l’opinione dei nostri lettori sul nostro canale Instagram, con la promessa di dare spazio anche alla loro voce; in calce a questa recensione abbiamo, quindi, selezionato i commenti più interessanti.
Come ormai (quasi) tutti sanno, in Persona Marra analizza se stesso, come uomo e come artista, assegnando a ogni canzone una parte del corpo. Un’idea sicuramente ambiziosa e, per questo, rischiosa: l’artista, però, riuscito a mantenere le aspettative, proponendo un conceptdisc che, per varietà e coerenza, difficilmente si è visto nel panorama Rap nostrano. Il miglior pregio è, infatti, la completezza: 15 brani – tanti per gli standard degli ultimi anni, ma adeguati a un progetto di questo genere , tutti diversi tra loro e capaci di toccare corde diverse. C’è spazio per canzone di ogni matrice, da quelle conscious a quelle con venature street, passando per brani più hardcore e altri più danzerecci (ma sempre con un testo notevole, come nel caso di Greta Thunberg – Lo stomaco). C’è spazio per tutto, dalle tracce più personali (Crudelia – I nervi) alle hit da radio (Bravi a cadere – I polmoni) e da Spotify (Supreme – L’ego), senza mai scadere in riempitivi. Sul versante scrittura è, semplicemente, impeccabile: il principe della Barona riesce perfettamente a incarnare nei testi ogni aspetto della sua personalità, modellando lo stile in base alle esigenze, ma tenendo sempre un fil rouge. Sicuramente la cosa non sorprenderà chi conosce la discografia dell’artista, ma merita un plauso per essere riuscito nell’impresa di mantenere (e, a tratti, elevare) i propri standard, nonostante un concept così stringente. Intelligente, emotivo e arrabbiato al punto giusto. Tecnicamente ineccepibile, sia per punchline che per rime e metrica. Come affermato nella voce precedente, anche nelle liriche è sempre la varietà a esserne il punto forte: ogni traccia ha una sua dimensione e il fatto che siano state scritte in soli tre mesi – benché a molti abbia smorzato l’entusiasmo a causa dei 4 anni trascorsi dall’ultimo lavoro solista – rende il tutto molto attuale negli argomenti e compatto nella visione. Unica pecca è la mancanza di veri e propri storytelling, marchio di fabbrica del rapper di Milano Sud: solo in Crudelia – I nervi e in Appartengo – Il sangue, in featuring con Massimo Pericolo, si può trovare qualche sprazzo di questa disciplina. Purtroppo, inoltre, il voto si abbassa anche a causa dei featuring non sempre all’altezza. Dieci produzioni su quindici sono curate da Marz e questo fa la differenza, permettendo anche qui, come per le liriche, di spaziare mantenendo, però, sempre un’identità. Si passa dal boombap moderno di Qualcosa in cui credere – Lo scheletro a quello più classico di Quelli che non pensano – Il cervello (che riprende lo storico beat di Quelli che benpensano, prodotta nel 1997 da Ice One per Frankie HINRG), passando per l’808 sincopata e “trappeggiante” di Supreme – L’ego e per i suoni caldi e riverberati di Madame – L’anima. Quelle curate da Marz sono, con ogni probabilità, le basi migliori del disco; avremmo forse preferito se tutto il tappeto sonoro fosse stato dato in mano al beatmaker di Cormano, ma, nonostante questo, non c’è nessun beat che sfiguri o suoni fuori posto. Charlie Charles, Big Fish, Low Kidd, TY1, Durdust, Zef, Demo Casanova e Rashaad Wiggins hanno tutti fatto un lavoro corale di alto profilo.
TRACKLIST:
Body Parts I denti
Qualcosa in cui credere Lo scheletro (feat. Gué Pequeno)
Quelli che non pensano Il cervello (feat. Coez)
Appartengo Il sangue (feat. Massimo Pericolo)
Poco di buono Il fegato
Bravi a cadere I polmoni
Non sono Marra La pelle (feat. Mahmood)
Supreme L'ego (feat. Tha Supreme, Sfera Ebbasta)
Sport I muscoli (feat. Luchè)
Da buttare Il c***o
Crudelia I nervi
G.O.A.T Il cuore
Madame L'anima (feat. Madame)
Tutto questo niente Gli occhi
Greta Thunberg Lo stomaco (feat. Cosmo)

posted by ahenham1p