Da diversi anni sono online sui miei canali social e, dopo aver caricato alcuni video sulla condizione lavorativa dei medici, sulle aggressioni o sui vaccini contro il cancro, ho visto apparire innumerevoli commenti di cosiddetti hater e leoni da tastiera che insultavano me o il mio lavoro.
A questo punto mi sono domandato: “qual è il profilo psicologico di un complottista tipo? Quali tratti li caratterizzano? Chi si nasconde dietro un cosiddetto hater?”
Ho cercato di rispondere a queste domande, da un punto di vista psicologico e scientifico, e ve le riporto nel video.
La terra è piatta, le scie chimiche, nel vaccino contro il COVID c’è il 5G, il grafene, lo sbarco sulla luna non è mai avvenuto, i potenti del mondo sono extraterrestri. Queste sono solo alcune delle teorie complottiste più conosciute.

Possiamo dire che credere nelle teorie del complotto richiede la coesistenza di cinque “motivazioni” che riassumo di seguito,
1 Le teorie complottiste sono sicuramente interessanti
2 il soggetto, probabilmente, non ha una vita “entusiasmante”
3 sono di conforto: meglio averle che non averle
4 si entra a far parte di un gruppo (dei complottisti)
5 le teorie sono inconfutabili perché nessuno conosce i fatti “quanto” chi crede ai complotti

A questo punto passiamo ad analizzare le peculiarità psicologiche dei potremmo definire sia un “Illuminato”:
Le teorie complottiste fanno sentire le persone speciali perché è insito nel complottismo di essere a conoscenze di informazioni segrete o che non sono accessibili all’intera popolazione. Le persone che credono nel complottismo, quindi, possono sentirsi “speciali” in senso positivo perché più informate degli altri su eventi sociali e politici importanti oscuri ai più. (Lantian 2017)
Le persone che credono nelle teorie complottiste sono più probabilmente alienate, socialmente isolate ed un mancato coinvolgimento dell’individuo nelle norme sociali. Di conseguenza rifiutano le spiegazioni convenzionali degli eventi ma soprattutto la legittimità delle fonti di queste spiegazioni. La teorie del complotto, inoltre, genera un senso di sicurezza e controllo nei riguardi di una società imprevedibile, pericolosa e con regole non valide. (Moulding 2016)

PARLIAMO ORA DEI LEONI DA TASTIERA
Sono soggetti che si nascondono dietro uno schermo e grazie all’anonimato esprimono violentemente le proprie idee ed attaccano chiunque non la pensi come loro.
La motivazione del loro odio sono da ritrovarsi in due teorie che non necessariamente si escludono a vicenda ma, anzi, potrebbero essere realisticamente correlate:
I TEORIA Dietro l’odio si nasconde la paura dell’altro e di conseguenza, aggrediamo chi ha le caratteristiche che temiamo, per non essere aggrediti.
II TEORIA: secondo questa teoria gli hater tenderebbero a proiettare nell’interlocutore che non ha le stesse idee gli aspetti di sé che non tollera. Potremmo dire che dietro questa facciata il leone da tastiera ha paura di doversi mettere in discussione, di dover riconoscere che esistono alternative altrettanto valide al proprio pensiero.


Non so quali informazioni che vediamo ogni giorno nei mass media siano veritiere e quale frutto di complotti ma sicuramente dovremmo iniziare ad accettare chi la pensa in maniera diversa da noi

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Argomenti: teorie del complotto, leoni da tastiera.
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